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La Biennale dell’Antiquariato finanzia il restauro
di otto modelli in cera del Museo Ginori

Grazie al sostegno economico della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (in programma
a Palazzo Corsini dal 24 settembre al 2 ottobre 2022), la Fondazione Museo Archivio Richard Ginori
della Manifattura di Doccia ha dato avvio a un’importante campagna di restauro di un nucleo
significativo di preziosi modelli in cera, gravemente danneggiati dall’umidità negli anni seguiti alla
chiusura e all’abbandono del Museo Ginori.
Gli otto modelli oggetto del restauro raccontano una storia poco conosciuta, ma estremamente
interessante della collezione: fin dai primissimi anni di attività della sua manifattura, il fondatore Carlo
Ginori acquistò numerose forme direttamente dalle botteghe dei più importanti artisti tardobarocchi
fiorentini per poterne riprodurre le opere in porcellana. Da quei calchi furono tratti modelli in
cera, gesso o terracotta che, esposti nella stanza dei modelli del primo nucleo del museo, venivano
mostrati e proposti alla committenza. “Si tratta di un patrimonio particolarmente prezioso – spiega
Andrea Di Lorenzo, direttore del Museo Ginori – non solo perché documenta il primo incontro tra la
porcellana e la grande storia dell’arte occidentale, ma anche perché questi modelli sono copie
talvolta uniche di originali perduti”.
Tra i modelli oggetto del restauro si segnalano il gruppo raffigurante Apollo e Marsia (ora in
stato frammentario), tratto da un’opera dello scultore fiorentino Giovan Battista Foggini e realizzato
su un calco eseguito nel 1748 dal figlio Vincenzo; e i gruppi con Venere che spenna Amore e Leda
col Cigno, i cui archetipi in bronzo si devono all’invenzione dello scultore tardo-barocco Massimiliano
Soldani Benzi.
Sono degni di nota anche la Venere Callipige (tratto da un marmo antico conservato al Museo
Archologico Nazionale di Napoli) e i rilievi con Laocoonte con i figli e Scena di sacrificio, che
documentano l’acquisizione da parte della manifattura di modelli delle statue antiche più celebri, da
tradurre in porcellana per soddisfare le richieste dei viaggiatori del Grand Tour.
In accordo con la Direzione Regionale Musei della Toscana, il restauro dei danni provocati
dall’umidità (che ha interessato sia la cera che l’armatura e i supporti a cui aderisce, provocando
crettature e distacchi) verrà eseguito da Maria Grazia Cordua e Francesca Rossi, con la supervisione
scientifica dell’Opificio delle Pietre Dure, legato al Museo Ginori da un accordo pluriennale di
collaborazione.
La Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia