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Alla “scoperta” dell’Arte con la LAND ART AL Furlo nel minuscolo borgo nelle Marche.

Ben 100 opere permanenti per la “Passeggiata d’arte” incontrano i “viaggiatori” nei cinque ettari del Parco-Museo del borgo al Passo del Furlo.

Land Art al Furlo è nata nel 2000 dal desiderio della giornalista, Andreina De Tomassi e lo scultore, Antonio Sorace quando lasciarono il caos metropolitano per trasferirsi nel minuscolo borgo marchigiano.

Fontana di Niccolò Amadori

La Casa degli Artisti è un’associazione culturale ed ha due binari statutari: salvaguardare la biodiversità, non solo vegetale, e la difesa dell’arte sostenibile.

 Nel 2010 la prima “Passeggiata d’arte” e da questo primo approccio nacque la LAND ART AL FURLO ormai giunta alla XIII edizione.

Abbraccio di Edda Bonini e Andrea Pavinato

 Gli artisti, open air, vengono ospitati gratuitamente presso la Casa degli Artisti dopo che hanno visitano il luogo per la prima volta per il sopralluogo, per  “sentire” e conoscere il territorio, capire il paesaggio, per poi tornare e conoscere la cultura del luogo, che Andreina la definisce “anima”.

“Tuffo” di Antonio Sorace ph ©Maurizio Matteucci

Land Art al Furlo è una Wunderkammer a cielo aperto, un exhibition permanente, dove si incontra l’arte e la natura, un ponte, un viaggio tra la realtà e l’irrealtà, tra il conscio e l’inconscio.

“Falchi” di Angela Balducci

Il percorso espositivo offre ai “viaggiatori” un Grand Tour nell’arte contemporanea, un’esperienza dove si possono trovare i ricordi ancestrali, grazie alla suggestiva bellezza selvaggia della Gola del Furlo, ma sempre proiettati attraverso la lente degli artisti.

“Aratro” di Patrizio Carburi ph © di Elvio Moretti

Andreina De Tomassi dichiara: “La Residenza creativa, per noi, è una politica culturale gestita dal basso, privata e indipendente.  Crediamo che l’Arte renda più leggero il peso della vita, forse regala un senso, forse “cura”, e quasi sempre solleva da terra. La cultura del Sessantotto ci ha donato l’indifferenza al potere, la voglia di riappropriazione dal basso dei BENI CULTURALI, che sono BENI COMUNI, la ricerca di una offerta culturale sanamente popolare, come la intendeva Gramsci. Per noi Arte è curiosità, condivisione, stupore. È una freccia, è un pensiero altro, è un’infinita domanda di senso.” – Prosegue Andreina De Tomassi – “Accogliere gli artisti, qui, al limite del mondo..  ci riempie di gioia, ci sentiamo utili, impegnati, altruisti, sognatori. Crediamo che sia utile per loro conoscere una bellezza così struggente come il Furlo e per il territorio sia altrettanto utile avere delle persone speciali che vanno in giro a conoscere questi paesaggi, le memorie mezzadrili, le colline del Montefeltro. E vedere intere famiglie che passeggiano liberamente nel giardino, nel bosco, a scoprire le opere più nascoste è una gioia che non ha prezzo”.

“La Piramide” di Lauretta Barcaroli ph ©di Claudio Sorace
“Rolling Stones” opera di Sisto Righi ph© di Viola Binotti

Andreina De Tomassi e Antonio Sorace Fondatori di Land Art al Furlo

Scritto da Giusy Ercole Giornalista e artista