“Ci vorrebbe un amico” è il titolo della Live, condotta da Alex 3.0 che sta tenendo banco su “Tik Tok”.

Di Giusy Ercole

Sempre più spesso sentiamo parlare degli effetti negativi dei social, ma non delle opportunità, del bello della tecnologia e delle potenzialità che essi possono offrire.

Alex vive a Nichelino in provincia di Torino ed è seguito da  63 mila followers, i suoi video sono visualizzati da circa 1,2 M di persone ed è per tutti “Alessandro”.

La live “Ci vorrebbe un amico” è un appuntamento da non perdere, lo scorso sabato è stato seguito da più di 5mila contatti, oltre 670mila like con un’utenza che comprende tutte le fasce d’età.

La live è seguita dall’Italia, ma anche dall’America latina e dai paesi dell’Est, ed è stata occasione per tanti di raccontare le loro esperienze di vita, belle o brutte che siano.

Noi di Arscriven.it abbiamo voluto intervistare Alex 3.0, sul perché è nata la Live “Ci vorrebbe un amico” e gli abbiamo chiesto un po’ della sua vita.

Chi è Alex e di che si occupa nella vita?

Alex è “l’amico della porta accanto”, un lavoratore dipendente da ben 29 anni di un’azienda multinazionale nel settore automobilistico a livello mondiale, e ne sono molto orgoglioso.

Alex, da quanto tempo sei su TikTok e perché ti sei iscritto?

Mi sono iscritto circa due anni e mezzo fa ed è stata per me un po’ come una scommessa personale, per capire il mio valore, chi era Alessandro. Mi sono iscritto dopo la mia separazione perché all’improvviso ho dovuto ricominciare e ricostruire la mia vita.

L’iscrizione a “TikTok” è stata un po’ come un rimettermi in gioco e soprattutto voler capire dopo due anni di lavoro su me stesso se ero apprezzato dalle persone…

È stata una bella soddisfazione vedere le mie live, i video e i miei post che diventavano man mano sempre più popolari… per me è stata una vittoria personale, da lì è nato ALEX la nuova versione di Alessandro, un nuovo Uomo.

Le mie Live quotidiane sono tre.

La mattina, quando rientro dal lavoro alle 7.00, perché effettuo dei turni di notte, mi piace dare il buongiorno ai miei amici, poi c’è l’appuntamento pomeridiano alle 16,30 con i saluti e il sabato sera alle 20,00 con il nuovo appuntamento con “Ci vorrebbe un amico”.

La live “Ci vorrebbe un amico” era nata inizialmente per i single, perché ho capito che all’80% sono principalmente persone sole, tanti di loro con i cuori distrutti e non solo. Condivido con loro anche un semplice saluto: “Come stai?”.

Tutto ciò mi fa stare bene, perché dopo aver provato sulla mia pelle la solitudine anch’io avrei voluto in quelle giornate grigie qualcuno che mi dicesse: “Alex come stai”?.

In quei momenti ho potuto solo contare su due cari amici che mi sono sempre stati vicino: Francesco e Luigi, persone che stimo tantissimo, perché hanno fatto la differenza nella mia vita in un momento difficilissimo.

Ci vorrebbe un amico” è nato con lo scopo di far conoscere persone nel rispetto e nell’educazione. Ormai si è costituito un bel gruppo solido che condivide pensieri e risate, poi le cose belle arrivano senza cercarle…

La live è moderata da amici che filtrano commenti inopportuni e permettono così di selezionare le persone. Io che credo fermamente i che social, se usati correttamente possano diventare un ottimo strumento sia dal punto di vista professionale che umano.

 

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