Fano – Intervista all’attore marchigiano Fabio Brunetti e del suo ultimo spettacolo “Radici “ il 2 luglio a Bastione Sangallo.

Di Giusy Ercole

Giornalista e Direttore di Arscriven.it

“Radici” è uno spettacolo dedicato alla miniera di CABERNARDI ed andrà in scena il 2 luglio a Bastione Sangallo a Fano nelle Marche in provincia di Pesaro.

Marchigiano Doc Fabio Brunetti racconta a Noi di Arscriven.it il suo ultimo spettacolo e l’importanza di portare in scena la storia delle sue origine.

Dalle tue esperienze teatrali si evince che sei molto legato alla tua terra, alla sua storia, alla natura e tutte sono la tua fonte d’ispirazione.

Mi hai raccontato che non vivresti mai fuori dalla tua terra di origine ma, come è nata la tua passione la recitazione? E quando andrà in scena il tuo ultimo spettacolo “Radici” dedicato alla Miniera di Zolfo di Cabernardi?

La passione per la recitazione penso sia legata alla voglia di raccontare la mia terra, farlo col teatro è un ottimo modo. “Radici” nasce, come succede spesso, dalla curiosità. Della miniera di zolfo, dei minatori, ne ho sentito parlare fin da piccolo anche se il mio paese non era proprio vicino alla zona della miniera. Però la miniera è stata per la zona una cosa così importante che se ne parlava.

Nello spettacolo si racconta la vita di Adelmo Parrini (personaggio di fantasia) che nasce a Cabernardi nel 1930, ma viene da una famiglia che proviene da un piccolo paese marchigiano che si è trasferita nei primi anni del ‘900 nella zona mineraria.

Vive la vita di paese e della miniera da bambino, quando il padre viene assunto in miniera. Seguirà, come tutti, le orme del padre e finirà anche lui in miniera. Vive da giovane uomo, sposato, la crisi degli anni ’50, i scioperi, le lotte, la chiusura.

Con la giovane moglie si trasferisce a Pontelagoscuro (Ferrara). Insieme alla speranza di un futuro ci sono i disagi della nuova realtà: la mentalità diversa, un diverso clima, una diversa natura.

E anche se nella provincia ferrarese si rifà una nuova vita non riesce a dimenticare le origini.

Quindi attraverso gli occhi, il cuore del personaggio, dei parenti (lo zio, il padre, il nonno ecc.) si ricostruisce il “caso Cabernardi”.

Uno spettacolo che racconta un pezzo importante della nostra storia. Un periodo storico sicuramente da far conoscere e capire.

Scene e costumi sono di una semplicità disarmante: i costumi praticamente non esistono. Io paio di pantaloni normalissimi e una camicia; chitarrista e cantante vestiti …normali.

La scena è una piccola struttura in legno che rappresenta il pozzo della miniera auto illuminato. Bastione Sangallo non è un teatro, è uno spazio ricavato all’interno di un Bastione rinascimentale

Cosa ami di più il teatro oppure ti piacerebbe fare fiction?

Fossi più giovane magari la fiction (più visibilità) ma ora, che della visibilità posso tranquillamente farne a meno, meglio il teatro. Adrenalina a palla!!

Il ruolo che mi piacerebbe interpretare….mmmm Un personaggio negativo. Credo di essere una persona abbastanza corretta, che si fa un milione di scrupoli. Magari indossare la maschera di uno completamente diverso…perchè no?