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Importante rinvenimento di un luogo di culto dedicato al dio Mitra sotto la Domus del Capitello ad Ostia antica: gli archeologi e i restauratori, nel corso di un intervento di messa in sicurezza del sito archeologico, hanno riportato alla luce un ambiente sotterraneo, un mitreo.

Fondamentali per l’identificazione del luogo di culto, i frammenti in stucco dipinto, parti di una rappresentazione del dio Mitra: le zampe piegate e contratte nella morsa muscolare del toro, alcuni frammenti del basamento, lembi del corpo del dio. Una rappresentazione scultorea che doveva raggiungere le dimensioni di oltre un metro di altezza, realizzata in un materiale versatile come lo stucco. I frammenti sono stati consolidati per poi essere trasferiti nei laboratori di restauro del Parco, per essere analizzati, studiati e restaurati.

“Ci siamo imbattuti in un rinvenimento di importanza straordinaria. Una rappresentazione del dio Mitra realizzata in stucco dipinto. Il culto riservato a tale divinità giunge a Ostia nel 67 a. C., quando Pompeo Magno sconfisse e catturò i pirati cilici nel mediterraneo orientale, riportandoli con la sua flotta a Roma – spiega il Direttore del Parco, Alessandro D’Alessio – La scoperta del ventesimo mitreo consolida e conferma la diffusione del culto a Ostia, che si protrae almeno fino a tutto il IV secolo. Questo in particolare è un mitreo domestico e presenta un raro esemplare di mitra tauroctono realizzato in stucco dipinto”.

Questa scoperta racconta molto di Ostia antica, città legata anche al culto di Mitra, salvifico e “conferma una società nella quale convivevano tutti i culti – sottolinea D’Alessio – i templi pagani vicini alle prime strutture cristiane, la sinagoga ebraica e il culto mitraico. La scoperta del mitreo è arrivata nel corso dei lavori per il restauro della Domus dei Capitelli di stucco, una dimora sontuosa, che ha accompagnato Ostia lungo tutta la sua storia, dalla fase repubblicana ai fasti imperiali, fino alla decadenza del VI secolo”.