L’Annunciazione di Tiziano Capolavoro per Milano 2021
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È l’Annunciazione di Tiziano Vecellio (1490-1576), il Capolavoro per Milano 2021, iniziativa giunta alla sua XIII edizione, che, come di consuetudine, accompagna i visitatori per tutto il periodo natalizio.La tela di grandi dimensioni (280×193 cm), opera della piena maturità del maestro veneto, caratterizzata dalla vibrante ricerca luministica, proviene dal Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, in deposito dalla chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, patrimonio del Fondo Edifici di Culto amministrato dal Ministero dell’Interno.L’opera sarà protagonista dell’esposizione a cura di Nadia Righi Patrizia Piscitello, dal 6 novembre 2021 al 6 febbraio 2022 al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano. Tiziano Vecellio
Annunciazione
1558
olio su tela
280 x 193 cm
dalla chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte Eseguito attorno al 1558, il dipinto è stato realizzato da Tiziano per la famiglia Pinelli, banchieri e mercanti di origine genovese trasferitisi a Napoli, per la loro cappella dedicata da Cosimo Pinelli alla Vergine Annunciata nel 1575, che si trovava nel transetto della chiesa napoletana di San Domenico Maggiore, l’unica al mondo ad aver conservato insieme dipinti di Raffaello, Tiziano e di Caravaggio.Firmata “Titianus f” sull’inginocchiatoio, l’opera costituisce uno dei capisaldi della maturità dell’artista e rappresenta un raro episodio di pittura veneta nella Napoli del Cinquecento.Eseguita alla fine degli anni cinquanta, la tela rivela i più alti raggiungimenti del Tiziano maturo evidenti negli straordinari effetti luministici, in particolare nelle scintillanti vesti dell’angelo, in damasco rosa e argenteo, intessuto di fili d’oro, nella resa dei bagliori che intridono la materia pittorica e nella libertà della composizione.  Lo spazio è dominato da una sola presenza architettonica, l’imponente colonna alle spalle della Vergine, mentre sullo sfondo, a sinistra, si apre uno scorcio con un paesaggio autunnale, con toni di marrone e rosso che spiccano sull’azzurro del cielo.Le figure in primo piano presentano una cromia giocata sui toni del rosso e dell’oro: la Vergine si raccoglie umilmente con le braccia incrociate sul petto, mentre l’angelo la raggiunge con un gesto dinamico e dal cielo scende un fascio di luce contornato da un turbinio di angeli.L’esposizione, a cura di Nadia Righi e Patrizia Piscitello, inaugura le iniziative che celebrano i primi venti anni di attività del Museo Diocesano