MOZZARELLA DI BUFALA DOP E VINO IL CONNUBIO PERFETTO CHE GLI ITALIANI SOTTOVALUTANO

Di Lisetta Simeis

Secondo il recente sondaggio condotto da Fattorie Garofalo, il 68% degli italiani commette errori nel taglio della mozzarella di bufala, mentre il 32% non presta attenzione all’etichetta del prodotto. E il vino? Spesso scelto senza criterio, rischiando di compromettere l’equilibrio sensoriale di un’eccellenza gastronomica italiana.

La Mozzarella di Bufala Campana DOP è un tesoro della tradizione culinaria, ma il suo abbinamento con il vino rimane un aspetto poco esplorato e spesso sottovalutato.

 

IL MATRIMONIO PERFETTO TRA MOZZARELLA E VINO  

 

La mozzarella di bufala ha una freschezza e cremosità che necessitano di vini capaci di esaltarne le caratteristiche senza sovrastare.

 

VINI DELLA TRADIZIONE CAMPANA  

Fiano di Avellino Elegante e minerale, perfetto per bilanciare la dolcezza del latte di bufala.

Greco di Tufo Con la sua acidità vibrante, esalta la struttura della mozzarella.

Spumante campano prodotto con vitigni autoctoni come Falanghina, Asprinio di Aversa e Coda di Volpe, le sue bollicine fini e la sua acidità vivace lo rendono ideale per contrastare la cremosità del formaggio.

 

BOLLICINE E BIANCHI ITALIANI  

 

Franciacorta Brut a base Chardonnay perfetto per l’abbinamento con la Mozzarella di Bufala DOP.

 

Lo Chardonnay dona freschezza, eleganza e una leggera acidità, bilanciando la cremosità del formaggio, inoltre, le bollicine fini e persistenti ripuliscono il palato dopo ogni boccone, esaltandone la delicatezza.

 

Chardonnay dell’Alto Adige Strutturato e avvolgente, ideale con mozzarella servita con pomodori e basilico.

 

Verdicchio dei Castelli di Jesi perfetto per un abbinamento raffinato e leggermente sapido.

 

SPERIMENTARE OLTRE LA REGIONE: IL VERMENTINO SARDO

 

Seguire la tradizione è rassicurante, ma osare nella scelta del vino può trasformare l’esperienza gastronomica.

Il Vermentino Sardo è una scoperta inattesa, un vino che rompe gli schemi e propone una nuova prospettiva.

 

PERCHÉ IL VERMENTINO SARDO

 

Freschezza che sfida la cremosità, l’acidità vivace del Vermentino pulisce il palato e rende ogni boccone leggero.

Le sue note agrumate e floreali, Il profumo di fiori bianchi, pesca e agrumi creano un dialogo armonioso con la dolcezza della mozzarella.

La mineralità che evoca il mare, la sua sapidità richiama la brezza marina, creando un contrasto perfetto con la morbidezza del formaggio.

 

COME ABBINARLO AL POMODORO E BASILICO

 

Il pomodoro, con la sua acidità naturale, si sposa con la freschezza del Vermentino, creando un contrasto piacevole e raffinato mentre il basilico, con le sue note erbacee, rafforza la struttura aromatica del vino senza sovrastarlo.

 

SUGGERIMENTI DI ABBINAMENTO

Mozzarella di Bufala con pomodoro e basilico, un equilibrio tra cremosità, acidità e freschezza.

Bruschetta con pomodoro e basilico, un incontro tra croccantezza del pane, sapidità del pomodoro e mineralità del Vermentino.

 

UN RITUALE DA RISCOPRIRE

 

Consumare la mozzarella di bufala non è solo un atto gastronomico, ma un rito che celebra la tradizione e il territorio. Leggere l’etichetta, rispettare la temperatura di servizio e scegliere gli abbinamenti giusti sono gesti che trasformano ogni boccone in un’esperienza autentica.

 

Gli italiani sapranno riconquistare il podio dei migliori degustatori? La sfida è aperta, e forse la vera risposta sta nel riscoprire il valore di un prodotto che ci appartiene, ma che troppo spesso diamo per scontato.

 

Di Lisetta De Simeis

 

 

Lisetta De Simeis

Lisetta De Simeis, svizzera di nascita ma profondamente italiana è milanese d’adozione e ha scoperto il mondo del vino fin da bambina. Suo padre, insieme agli amici, vinificava nella casa di famiglia in Salento e lei, ancora piccola, amava pigiare i grappoli con i piedi, trasformando quel gesto in un gioco carico di significato. L’odore del mosto che saliva dalla cantina impregnava le stanze lasciando un ricordo indelebile che avrebbe segnato il suo futuro.

 

Insegnante di formazione ha ampliato i suoi orizzonti dedicandosi alla degustazione, l’abbinamento enogastronomico e alla valorizzazione del territorio. Ha conseguito il Diploma AIS e ha affinato le sue competenze attraverso corsi di conduzione didattica e formazione per direttore di corso, maturando un’esperienza concreta nella divulgazione e nell’insegnamento del vino.

 

Ha partecipato a seminari di Wine Export Management e Wine & Food Hospitality , oltre a completare un Corso di Alta Formazione in Tourism Management, specializzandosi nella promozione del patrimonio enogastronomico. Nel 2022 si è candidata alla Presidenza dell’Associazione AIS Regione Lombardia e nel 2023 ha ricoperto il ruolo di delegata ad interim presso un’altra associazione di settore.

 

Oggi si dedica alla scrittura, condividendo le sue conoscenze e il suo amore per il vino attraverso articoli e progetti editoriali. Unisce il suo bagaglio di esperienze nel mondo del vino e della formazione a iniziative che valorizzano la cultura enogastronomica. Crede fermamente che ogni calice racconti una storia e che la degustazione non sia solo un’esperienza sensoriale ma un vero e proprio viaggio culturale, capace di connette

re memoria, territorio ed emozione in un equilibrio perfetto.